Luca con una guida parte prima dell'alba per una gita di sci-alpinismo alla Punta D'Arbola.
Partenza da Valdo alle 5,30 circa, arrivo in vetta alle 12,00 circa.
Alle 13,45 ritrovo al Rifugio E. Margaroli al Lago Vannino con il gruppo dei Trotapian.
Luca (dopo 2000 m. di dislivello in salita è un pò provato).
Escursione effettuata da Gianpaolo e Andrea Fabbri con Asia il 14 luglio
2015 in una giornata splendida con un vento fresco che mitiga il caldo tropicale (35 °C a Domodossola). Dislivello totale circa 850 m. Tempo di salita dal vecchio ospizio del Sempione (quota 1820) 2 ore 15'. Tempo totale 4 ore.
Una bella vipera svizzera sfiorata da Asia durante la salita sul primo pezzo di sentiero (traccia in mezzo allo "sporco" per accorciare i
tempi) induce a consigliare di salire sul bel sentiero che sale da Gampisch (circa 200 m a valle) o sull'altrettanto bel sentiero che sale verso il Passo di Bistinen e che s'imbocca salendo per circa 500 m su stradina asfaltata verso il Passo del Sempione. Entrambi i sentieri, diretti al Bistinenpass, raggiungono il bel pianoro a quota 2100 nella valle omonima. Qui si abbandona il sentiero e su percorso libero si punta a nord ovest fino a raggiungere la sella quotata 2447 fra il Bistinenpass e lo Staffelgrat occidentale. Si sale a destra e su dorsale abbastanza ripida se ne raggiunge la vetta (2633). Ometto di sasso e panorama stupendo. In direzione est si percorre su sentiero la cresta, in leggera discesa, che porta, in 15', allo Staffelgrat orientale (2543). Anche qui un piccolo ometto di sasso su una strana struttura di cemento armato e sassi. Sempre in direzione est, inizialmente su traccia che, dopo poco, si abbandona per non scendere al Passo del Sempione, si scende facilmente su pendii molto ripidi fino a ritrovare il bel sentiero che sale da quota 1850, fra il Passo e il vecchio ospizio. Dopo
4 ore, comprese le brevi pause, si è di ritorno all'auto
Ci troviamo a Quarna Sopra alle 7,30, siamo in 5: Flavia, Chiara, Lucia, Gabrio e Gianni baffo.
Andiamo in auto all'Alpe Camasca m. 1230 e la lasciamo nel posteggio. Sono le 8,10, il tempo è bello.
Saliamo sulla gippabile, superiamo Co di Stobj m. 1265 alle 8,25 e raggiungiamo la Bocchetta di Foglia m. 1272 alle 8,35.
Finita la gippabile prendiamo il bel sentiero che sale al Monte Croce m. 1644, dove arriviamo alle 9,40. Sosta per le foto di rito e ripartenza alle 9,55.
Scendiamo dalla parte opposta fino alla Bassa del Campo m. 1571, che superiamo alle 10,10. Il sentiero riprende a salire. Giungiamo in vetta a La Mazza m. 1816 alle 11,10. Ripartiamo subito e
arriviamo alla Massa del Turlo m. 1959 alle 11,45. Altra sosta per le foto. Iniziamo il ritorno dallo stesso percorso di salita alle 12,10. Giungiamo a La Mazza alle 12,40. Da li proseguiamo in
cresta, quindi scendiamo da un vecchio sentiero che ormai non si vede più, in diretta alla Bassa del Campo, sono le 13,25.
Prendiamo il sentiero che ci porta all'Alpe Campo m. 1487, dove arriviamo alle 13,40. Saliamo alla Cappella posta poco sopra. Sono le 13,45.
Sosta per il pranzo e ripartenza alle 15,10.
Prendiamo il sentiero che taglia a mezza costa sotto il Monte Croce, ci ricongiungiamo al sentiero di salita alle 16,00, superiamo la Bocchetta di Foglia alle 16,20 e arriviamo a Camasca alle
16,40.
Giro sempre bello con tempo bello e caldo.
13 agosto 2015 via delle placche. Luca Serra ,Massimo Peroni ,Andrea Bocchiola accademico del Cai centrale. Meta il Pizzo Crampiolo nord. Partenza da Devero ore 8.30, dopo avvicinamento piuttosto massacrante per l'andatura di Massimo e Andrea si tira fuori l'equipaggiamento e si inizia la scalata vera e propria, piuttosto impegnativa almeno per il sottoscritto, ma bellissima esperienza
Giro Pie di Baranca 1200 mt. Colle Egua, Cimonetto, Pizzo Tignaga mt 2640, Balma del Pastore, Valle Olocchia, Pie di Baranca. 10 ore.
Partecipanti: Giuliana, Danzio, Luca e Bruno C.
Difficile trovare la via in cresta dal Colle dell'Egua alla cima del Pizzo Tignaga perchè c'è solo qualche ometto ogni tanto. Classificata f. In cima c'e una croce nuovissima messa l'anno scorso.
Ci sono segni nuovissimi che indicano il ritorno attraverso: Balma del Pastore, Valle Olocchia, più facile EE ma molto lungo e faticoso, perchè non esiste sentiero ma solo segni.
Spigolo sud est della Rossa. Domenica sei settembre Luca e Andrea, partenza ore 7.50 da Devero. La Rossa ci accoglie coperta di nubi, freddo intenso e vento nonostante la giornata serena a valle
Iniziamo l'attacco pensando di fare al massimo due tiri, al terzo tiro compare il sole. Ci raggiunge una cordata di tre simpatici ragazzi domesi. Decidiamo di proseguire, superiamo il difficile
passaggio della mano. Segue una parete strapiombante che fa mancare il fiato poi il famoso salto del caimano una torre di roccia da cui bisogna lanciarsi per raggiungere la parete.
Visto da lato sembra la bocca di un caimano.
Ancora un passaggio ostico all'ultimo tiro, mi manca la forza nelle braccia. Poi una rampa e alla fine la vetta.
Giusto il tempo per le foto e si inzia a preparare la parte più difficile, la discesa.
Cinque lunghi tiri su parete strapiombante, tutti da brivido.
Alla fine ci abbracciamo, è andata bene.
Per me un'esperienza irripetibile.
Domenica 20 settembre-Cima D'Azoglio mt 2611 val bognanco 1400 mt di dislivello
partenza ore 8 da Gomba per il rifugio alpe il Laghetto, da dietro il rifugio che troviamo aperto per l'ultimo giorno iniziano 600 mt di salita molto ripidi e senza alcuna traccia se non qualche
raro ometto.In cima troviamo un grosso ometto con libro di vetta e pronto soccorso. Splendida vista su Weissmiss Lagginhorn Fletschorn e pizzo Andolla.Ritorno stessa via .
Partecipanti:
Andrea, Gianpaolo, Asia. Dislivello totale 1200 m. Tempo di salita: 2 h 40'. Tempo totale: 4 h 50'. Sviluppo 18,5 km.
Imbocchiamo la strada per Cortevecchio appena prima del Santuario del Boden. Dopo 5,5 km parcheggiamo a Frasmatta, quota 1000. Giornata discreta , ma con nuvole e nebbie vaganti. Dopo 1h (circa
4,5 km di strada, tranne il tratto finale) siamo a Cortevecchio, 1500. Solo brevi pause lungo il percorso (30' in totale). In 50' raggiungiamo La Bocchetta, 1904, e proseguiamo a destra. Con una
breve deviazione arriviamo alla Croce Walser, all'Eyehorn (trincee della Linea Cadorna), 2131, e al Massone 2161. 50'. Panorama stupendo, solo qualche nuvola, mare di nebbie in basso. In 2
h 10' torniamo a Frasmatta.
Monte Gorio 2600 mt. Luca, Danzio e Giuliana. Gita organizzata dagli attivissimi Franco Bracchi e Pieranna del CAI Piedimulera. Partenza dalla diga di Agaro, si raggiunge l'alpe Suzzo alto, di qui si piega a sx per un percorso già tracciato lo scorso anno ma ridisegnato il giorno precedente da Franco con vernice alternata rossa e bianca. Gita impegnativa per fatica e attenzione ma non difficile. La nebbia ci insegue e ci nega in parte la gioia della vetta. Però un'avventura lontano dai classici itinerari...
Andrea, Gianpaolo e Asia
Dislivello: 550 m
Tempo totale: 2 h 15'
Giornata stupenda. In orario umano (le 10.00!) parcheggiamo a Pecetto in prossimità del Centro Sportivo, quota 1365, a destra della statale ad ingresso paese. La bellissima mulattiera, che diventa bel sentiero sempre ben segnato, ci porta in 45' a sfiorare l'Alpe Bill, 1663, ed a raggiungere la stazione intermedia della funivia del Monte Moro, 1700. Poco sopra, sulla destra, imbocchiamo il sentiero “Mario Lanti”. A quota 1800 si perdono circa 50 metri, sempre diretti a est, e si attraversa il torrente che, da bambino, mi avevano insegnato a chiamare Tisbach. Questo confluisce nell'Anza all'altezza di Isella. Dopo il guado si risale rapidamente all'Alpe Meccia, 1807 (30' da Alpe Bill). Sostiamo in prossimità del monumento che ricorda la strage nazifascista del 22 ottobre 1944. Dopo una lunga contemplazione della est del Rosa torniamo al bivio subito dopo il guado del Tisbach. Scendiamo a sinistra lungo il sentiero Giovanni Spagnolli, inaugurato l'anno scorso, ed in 45' siamo al centro di Staffa. In 15' risaliamo al parcheggio passando da Chiesa Vecchia e dal tiglio secolare.
1 novembre. Giro ad anello di Cortechiuso. Partecipanti:
Luca, Giusi, Bruno, Donatella, Anna e Renato. Partenza alle 8.30 da Fund di Ghebi, molto freddo. Intento di arrivare sulle Marsicce ma arrivati a Scaredi ci accorgiamo che il tratto esposto a
nord è tutto innevato. Arrivare a Cortechiuso infatti ci richiedà molto tempo pertanto lasciamo perdere le Marsicce, anche perchè il percorso si presentava interamente innevato e arrivati al
bivacco consumiamo il pranzo con tuttta calma godedoci il clima mite e la bella giornata.
Facciamo conoscenza con una giovane Tedesca di origine
Ucraina che percorreva da sola il sentiero Bove.
Ritorno in cresta passando dalla Cima Fornaletti, poio
giù alla Forcoletta e di nuovo alle auto.