Giovedì 15 maggio 2025 meta Gurrone, in valle Cannobina. Ritrovo ore 8,00 al parcheggio vicino a villa Simonetta a Intra, con Annagrazia Antonella Claudio Luciano Sandro Stella e Nadia con Buba.
Partenza per Traffiume, dove ci aspettano Daniela e Michele, qui inizia la nostra escursione. Il tragitto è di mulattiera, per buona parte lastricata. Stiamo percorrendo il circuito di San Carlo che collega i paesi della valle Cannobina, da Cannobio a Falmenta fino a Re. Il sentiero prende il nome dalla visita pastorale che san Carlo Borromeo, non era ancora santo, compì in valle nel 1574. Lungo il tratto, fino a Cavaglio, due edicole, abbastanza anonime, ricordano l'episodio della mula che trasportava San Carlo. La mula forse per il peso o forse spaventata dalla responsabilità che aveva sulla groppa, sbalzò di sella il futuro santo che, miracolosamente, scampò alla pericolosa caduta. La visita del Borromeo a Cavaglio rese la sua parrocchia autonoma, distaccandosi da Cannobio. Facciamo una breve sosta all'oratorio della Madonna delle Grazie. Sotto il portico della chiesetta vi è la reliquia del piede di Cristo al Calvario, di una lastra di marmo di Candoglia.
Dopo i vari commenti sulla veridicità o sull'ingenuità della reliquia riprendiamo il cammino. Il percorso è allietato o infastidito da rigogliose ginestre in fiore, che ricoprono il sentiero abbligandoci a strisciare sotto di esse...o forse esagero. Prendiamo la deviazione per Gurrone, la nostra meta. L'entrata del paese è ingentilita da piante grasse fatte crescere dentro tronchi d'albero, idea da copiare. Alle 12,15 ci sistemiamo sul prato vicino alla chiesa della Madonna Assunta per il pranzo con vista sulla vallata, ci si concede anche il caffè al circolo di Gurrone. Alle 13,50 ritorno a Cavaglio dove ci aspetta Martino che, dopo averci mostrato le sue proprietà, ci accompagna sul percorso fino a Sant'Agata. Il sentiero di Martino è abbastanza difficoltoso, è ripido, è pomeriggio, la pancia è piena e fa caldo. Arrancando, arrancando alle 16,50 arriviamo a Sant'Agata, dove abita Michele che ci apre le porte della sua accoglientissima casa per birretta e stuzzichini. Alle 18,30 arriviamo a Traffiume per il rientro a casa.